Pierluigi Cuccitto

Le recenti discussioni sul budget astronomico ( e solo per la prima stagione) della serie Amazon The Lord of the Rings on Prime hanno ricevuto, nella giornata di ieri, un’importante contributo; perchè, dopo almeno un anno di silenzio, è la stessa Amazon a parlare della serie e dei motivi alla base di un budget così stratosferico ( 450 milioni di dollari solo per la prima stagione), e lo fa attraverso la voce di Jennifer Salke, numero 1 della piattaforma.

Intervistata da The Hollywood Reporter, Salke si è espressa in questi termini:

“Il mercato è folle, come avete visto con l’accordo per Cena con delitto. Questa è una stagione in cui si costruisce un mondo immenso su cui si basa lo show. Il numero è un titolo sexy o folle su cui è divertente discutere, ma si tratta nella realtà di costruire l’infrastruttura di quello che sosterrà l’intera serie”.

Poi aggiunge, parlando del pubblico che si aspetta di attirare:

“Quante persone devono guardare Il Signore degli anelli? Molte. Un pubblico gigantesco e globale deve presentarsi all’appuntamento televisivo e siamo piuttosto sicuri che questo accadrà”. 

Insomma, queste dichiarazioni arrivano al punto giusto, sia per abbassare un pò i toni delle polemiche che per chiarire i perchè di queste cifre: è evidente che, essendo la serie spalmata su cinque stagioni, ed essendo fondamentale, appunto, creare un mondo, quello della Seconda Era, molto diverso da quello della Terza non solo in senso politico, ma proprio geografico- il cataclisma che abbatte Nùmenor arriva solo alla fine della Second Era- era necessario costruire le location da zero, esplorare nuove località, assumere maestranze specializzate che creassero civiltà e popolazioni credibili e ben strutturate: tutti questi soldi non servono solo agli effetti speciali, come qualcuno può pensare, in maniera semplicistica, ma sono fondamentali perchè un mondo prenda davvero vita.

Tutti conoscono la Terza Era, ma la Seconda è davvero una scommessa, che Amazon si è assunta in pieno e che tutti ci auguriamo che vinca!