Tolkien’s Library, di Oronzo Cilli, pubblicato da Luna Press nel 2019, e poi rivisto ed espanso nel 2023, è un libro che ci offre uno sguardo davvero interessante su Tolkien e l’universo che lo circondava nella sua esistenza.

Infatti, questo volume non è solo, come potrebbe sembrare dal titolo e dal suo interno, un “mero” elenco di libri che Tolkien ha posseduto, preso in prestito o consultato, ma è un viaggio all’interno del mondo di relazioni che Tolkien ha intessuto durante la sua vita-

Apprendere dei libri che Tolkien ha letto, e soprattutto essere in buona misura certi delle sue effettive letture, ci permette di allargare lo sguardo sul Professore, e di staccarlo da quella figura irrigidita da certe rappresentazioni un pò stantie e sbagliate: quelle di un bizzarro professore che fuma la pipa e si inventa un mondo “tanto per”.

Tolkien, invece, era un uomo che, sia nella sua attività accademica che nelle realizzazioni letterarie, si nutriva di un background amplissimo, che spaziava dai Miti norreni e anglosassoni alla letteratura classica- l’Eneide e i poemi Omerici ma non solo, ai testi religiosi, linguistici e di vario genere; ma i libri che ha letto e consultato, e che Oronzo Cilli ci fa scoprire, mostrano notevoli sorprese per chi è abituato a pensare Tolkien legato esclusivamente alla mitologia norrena.

Il libro è diviso in due sezioni principali: la sezione A, dove troviamo i libri che Tolkien ha con sicurezza letto, comprato, preso in prestito e consultato, e la sezione B, che include i libri che egli ha letto e che conosciamo grazie a citazioni di studiosi di Tolkien nei loro lavori.

Andiamo così a scoprire l’amore per Dante Alighieri, ma troviamo anche la presenza di interessanti volumi relativi allo studio dell’italiano e ad autori medievali del nostro paese, nonchè a testi sulle antiche lingue italiche; con grande piacere scopriamo- per chi scrive- testi di Darete Frigio e Ditti Cretese, antichi autori che scrissero una guerra di Troia alternativa; notiamo un certo interesse per la fantascienza sua contemporanea ( con apprezzamenti e riserve. per esempio su Dune di Frank Herbert) e testi di autori arabi e giapponesi, solo per segnalare i più sorprendenti.

Insomma, la lista è lunga e lasciamo al lettore la possibilità di scoprire tutti questi libri; ma quello che voglio sottolineare qui è proprio la varietà degli interessi di Tolkien, e questo inedito ritratto attraverso i libri ce lo restituisce più vero e completo, e Oronzo Cilli ci regala un lavoro davvero molto serio e attento, e in continua formazione, come sottolinea lui stesso: perchè ci sono ancora molte cose da scoprire e non si è mai arrivati a poter dire la parola fine. negli studi, perchè è questo il modo sano di studiare e diffondere conoscenza.